L’attenzione posta dal legislatore sugli aspetti ambientali dei prodotti utilizzati in edilizia e la necessità di una comunicazione chiara e oggettiva sui benefici ambientali e prestazionali derivanti dall’utilizzo delle tubazioni in polietilene costituiscono le premesse che hanno portato IPPR alla stesura di un Libro Bianco sulle tubazioni in polietilene
La pubblicazione si propone di illustrare le conoscenze sinora acquisite sulle tubazioni in polietilene, sia sotto il profilo ambientale che prestazionale, testimoniando la loro validità e rispondenza ai requisiti previsti per le diverse destinazioni d’uso.
La proposta in oggetto prende quindi spunto dall’opportunità di integrare in modo rigoroso le informazioni a disposizione di enti e cittadini sulla scelta delle tubazioni in polietilene.
Nella valutazione del ciclo di vita dei prodotti si è tenuto conto del quadro internazionale, confrontando modalità di produzione, uso e riciclo o smaltimenti in diversi paesi e dando riferimenti anche alla normativa internazionale. Sono stati inoltre confrontati documenti e studi eseguiti in varie parti del mondo e diversi scenari di carattere ambientale inclusa l’origine delle materie prime e la loro sostenibilità nel tempo.
Accanto alle valutazioni ambientali relative all’analisi LCA, sono stati considerati gli aspetti di igienicità oltre che di idoneità al trasporto di acqua potabile dei materiali citati (DM 174/04), accanto alle prestazioni (resistenza meccanica, resistenza termica, ecc.) che le tubazioni in PE sono in grado di offrire.
Per quanto riguarda gli aspetti prestazionali si è fatto riferimento ai requisiti previsti dalla normativa tecnica e dalla legislazione vigente.
Lo scopo finale è dare un quadro documentato di proprietà funzionali e igieniche, accanto ad una valutazione dell’impatto ambientale dei tubi in PE, con l’aggiunta di una valutazione dei benefici derivanti dal loro utilizzo.
Lo scopo del Libro Bianco può essere pertanto riassunto nei seguenti punti:
a) raccogliere e presentare, in modo organico e chiaro, i dati e le conoscenze che si pongono a sostegno dei benefici derivanti dall’utilizzo delle tubazioni in polietilene.
In questa parte sono trattate le valutazioni di carattere ambientale e prestazionale, ponendo attenzione agli aspetti qualificanti quali:
- LCA
- Utilizzo di polietilene di riciclo
- Rispondenza ai requisiti progettuali
- Durabilità
b) effettuare una comparazione con altri sistemi per dimostrare i vantaggi derivanti dall’uso delle tubazioni in polietilene
c ) indirizzare il legislatore nazionale e locale verso l’adozione di misure che riconoscano la validità delle tubazioni in polietilene.
d) promuovere interventi per la realizzazione di nuovi impianti con tubazioni in PE e la manutenzione di quelli esistenti.
Con riferimento agli aspetti riguardanti l’uso del polietilene di riciclo, sono stati evidenziati i vantaggi ambientali che tale soluzione comporta e la valenza dei prodotti a marchio Plastica Seconda Vita Ecological Pipe.
I benefici ambientali.
La sostenibilità e impatto ambientale di un prodotto conta sui diversi strumenti di valutazione e tra questi l’LCA che quantifica i flussi di energia e di materia nella produzione, uso e smaltimento delle tubazioni in polietilene.
Nel libro bianco è riportato uno screening sulla documentazione disponibile al riguiardo fino ad identificare e a evidenziare, sulla base dei dati prodotti, le soluzioni che consentono di rafforzare i benefici ambientali derivanti dall’uso di tubazioni in polietilene e che dovrebbero essere considerate nella fase di acquisto e messa in opera delle stesse.
Sino ad oggi sono state prodotti diversi studi sulle tubazioni in polietilene che hanno consentito di raccogliere numerosi dati sui parametri ambientali e di LCA.
Tra questi, uno studio, promosso da TEPPFA (Associazione europea dei produttori di tubazioni in materie plastiche) alla fine degli anni ‘90 per confrontare i risultati delle ricerche sugli studi LCA per tubazioni in materie plastiche condotte da nove istituti europei e per comparare le conclusioni di ogni studio.
Alcuni di questi studi hanno trattato anche la comparazione con tubazioni prodotte con altri materiali (ghisa, cemento, acciaio).
Lo studio ha dimostrato che, dal punto di vista ambientale, le tubazioni in materie plastiche presentavano benefici pari o superiori a quelli riferiti a tubazioni prodotte con altri materiali.
Peraltro era stato osservato come nello sviluppo degli LCA non erano stati considerati aspetti positivi per le tubazioni in materie plastiche come la durata, la tenuta, la flessibilità, la resistenza alla corrosione e il peso contenuto.
Un capitolo particolare dello studio comparativo era stato dedicato alla produzione e utilizzo delle materie prime per la produzione delle tubazioni in materie plastiche.
A questo proposito è stato osservato come l’ottimizzazione della produzione di materie plastiche (con riduzione delle emissioni) e l’uso di materiali riciclati avrebbero portato a migliorare in modo considerevole , in termini di LCA, la posizione delle tubazioni in materie plastiche rispetto ad altre tipologie di tubazioni.
Sempre TEPPFA, nel corso del 2011, ha promosso un secondo studio sulle tubazioni in PE per il trasporto di acqua che si colloca nell’ambito di un progetto finalizzato alla stesura di LCA per quattro tipologie di tubazioni tra cui quelle in polietilene destinate al trasporto di acqua conformi alla norma EN 12201.
Lo studio ha considerato in modo compiuto tutti gli aspetti ambientali riguardanti la tubazione in PE partendo dall’estrazione delle materie prime fino a e includendo la gestione delle tubazioni a fine vita.
L’approccio utilizzato per determinare gli aspetti ambientali delle tubazioni per le tubazioni in polietilene è basato sulla metodologia LCA così come prevista dalle norme ISO 14040 e ISO 14044. Sulla base di queste norme , l’LCA è stato sviluppato considerando le seguenti fasi:
- definizione dello scopo e obiettivi dello studio;
- raccolta dati (Life Cycle data Inventory – LCI);
- determinazione degli impatti ambientali attraverso una valutazione del ciclo di vita (Life Cycle Impact Assessment – LCIA)
- Interpretazione dei risultati
I risultati dello studio potranno essere utilizzati per lo sviluppo di uno schema EPD per le tubazioni in polietilene.
Nello studio sono state considerate le differenti categorie di impatto ambientale applicabili così come definite nell’ambio del CEN TC350 “Sustainability of construction works” e riassunte nella norma EN 15804 (“Sustainability for construction works – Environmental Product Declarations – Core rules for the product category of construction products”).
Per ogni categoria è stato valutato l’impatto delle seguenti fase del ciclo di vita della tubazione (intesa come sistema tubo – raccordo) secondo quanto previsto dalla ISO 14044 (Gestione ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Requisiti e linee guida):
- produzione delle materie prime per i tubi in PE;
- trasporto delle materie prime per tubi fino al sito di trasformazione;
- processo di trasformazione per la produzione di tubi in PE (estrusione);
- produzione delle materie prime per i raccordi in PE;
- trasporto delle materie prime per raccordi fino al sito di trasformazione;
- processo di trasformazione per la produzione di raccordi in PE (stampaggio ad iniezione);
- produzione di guarnizioni in EPDM (materie prime + processo di trasformazione);
- trasporto della tubazione fino al punto di interramento;
- installazione della tubazione;
- uso delle tubazioni;
- manutenzione delle tubazioni;
- trasporto delle tubazioni in PE a fine vita al punto di raccolta;
- trattamento delle tubazioni a fine vita.
L’analisi del profilo ambientale delle tubazioni in polietilene ha dimostrato che:
a) l’influenza della fase di installazione della tubazione in trincea è molto importante per la riduzione dello strato di ozono (contributo del 62%) e molto importante per la categoria afferente l’eutrofizzazione (contributo del 44%), acidificazione ( contributo del 42%) e riscaldamento globale (28%). Per le altre categorie di impatto, la fase di installazione influisce con un contributo compreso tra il 15% e il 21%, contributo definito come abbastanza importante.
b) il contributo derivante dai trattamenti a fine vita per le tubazioni in PE (incenerimento o riciclo nel momento in cui le tubazioni non rimangono interessate a fine vita dopo 100 anni di esercizio) è contenuto in quanto il suo contributo per tutte le categorie di impatto ambientale è inferiore all’1,3% (influenza trascurabile)
c) il profilo ambientale delle tubazioni in PE è principalmente determinato dalla quantità di materie prime (HDPE) richieste per la produzione dei tubi a dai processi di escavazione per la rimozione del terreno dai canali di posa e successivo riempimento con terra e sabbia.
Sebbene lo studio si riferisca alle tubazioni destinate al trasporto di acqua, lo stesso identifica i seguenti indirizzi di carattere generale la cui applicabilità dovrà essere verificata in funzione del tipo di intervento richiesto e della destinazione d’uso della tubazione:
a) l’applicazione delle tecnologie no-dig è la soluzione da preferire rispetto ad interventi che prevedono l’esecuzione di scavi. L’utilizzo delle tecnologie “trenchless” permette significativi risparmi in termini di ingombro del cantiere e utilizzo degli automezzi riducendo l’incidentalità, il rumore, l’emissione di inquinanti, gli impatti sul clima, sull’ambiente e sul paesaggio, i disagi per la popolazione;
b) per ridurre l’incidenza in termini di impatto ambientale derivante dalle materie prime utilizzate è opportuno, compatibilmente con le destinazioni d’uso, promuovere e sostenere l’utilizzo del polietilene di riciclo nella produzione di tubazioni.
L’utilizzo di polietilene di riciclo ha visto in questi anni un crescente interesse da parte delle imprese che producono di tubazioni. Questo interesse è stato sostenuto da IPPR attraverso la certificazione “,Plastica Seconda Vita – Ecological Pipe”, una certificazione di prodotto tesa a valutare la presenza, nel caso specifico, di PE da riciclo (pre e/o post consumo) nelle tubazioni, a dimostrazione della ecologicità del prodotto e quindi della sua sostenibilità ambientale.
Sono già presenti sul mercato esempi applicativi, riferite alle tubazioni, che dimostrano la validità di soluzioni che prevedono l’uso i polimeri provenienti dalla raccolta e riciclo di manufatti diversi, ed in particolare del PE da riciclo, quali ad esempio quelli provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi a fine vita.
Tale sperimentazione ha interessato in particolare la produzione di:
a) tubi corrugati per fognatura;
b) tubi per drenaggio
c) tubi per cavidotti
d) tubi per irrigazione
e) tubi e per captazione biogas
Il loro utilizzo è stato apprezzato dal mercato che ha riconosciuto a questi prodotti la funzionalità attesa e i benefici ambientali che il loro utilizzo comporta.
Con il marchio ”,Plastica Seconda Vita – Ecological Pipe” IPPR ha avviato un sistema di certificazione ambientale di prodotto, dedicata ai materiali ed ai manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici.
L’attribuzione del marchio ”,Plastica Seconda Vita – Ecological Pipe” certifica che l’impresa produce tubazioni aventi un contenuto di materie plastiche da riciclo nelle percentuali previste dalla normativa in tema di Green Public Procurement (DM 203/03 e Circolare del Ministero dell’Ambiente 4 agosto 2004), ossia i cosiddetti “Acquisti Verdi” delle Pubbliche Amministrazioni.
Sulla base di queste premesse IPPR si è proposta verso i produttori di tubazioni presenti sul mercato al fine di promuovere la produzione di tubazioni a marchio Plastica Seconda Vita Ecological Pipe. Nel corso del 2012 è atteso il conseguimento di nuove certificazioni che andranno ad aggiungersi a quelle sinora conseguite.
Una parte del libro bianco è dedicata alla valutazione dei flussi di provenienza del PE da riciclo dalla quale risulta che:
- la raccolta e riciclo di tubazioni in PE a fine vita non trova riscontro sul mercato ;
- un flusso interessante del PE da riciclo proviene dalla raccolta differenziata dei contenitori.
- Il PE da riciclo che deriva da questo canale è utilizzato per la produzione di alcune tipologie di tubazioni.
La valenza ambientale legata all’uso del riciclato e le quantità disponibili di materiale riciclato, in particolare del polietilene, sono stati i presupporti che hanno giustificato l’intervento di IPPR mirato ad un aggiornamento delle norme UNI EN 13476 riguardanti le tubazioni in PE per fognatura a parete strutturata
Il libro bianco è stato completato con capitoli riguardati la durabilità delle tubazioni in polietilene e con i risultati di uno studio promosso da Althesys a dimostrazione dei vantaggi derivanti dall’uso delle tubazioni in materie plastiche rispetto ad altre tipologie di tubazioni.
I risultati di questo studio richiamano e confermano quanto citato nella premessa del Libro Bianco circa l’importanza di considerare la sostenibilità ambientale nelle scelta delle soluzioni applicate nelle costruzioni.
Vengono identificate le soluzioni che possono essere adottate per rafforzare ulteriormente i benefici ambientale delle tubazioni in polietilene (es. applicazione delle tecnologie “no-dig”). L’applicazione di queste tecnologie e l’utilizzo del polietilene di riciclo possono rafforzare concretamente e in modo significativo i benefici ambientali propri delle tubazioni in materie plastiche.