Recuperare più plastica dai RAEE con tecnologia Made in Italy

Dalle 55 mila tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) di piccole e medie dimensioni, raccolte lo scorso anno in Italia, è stato possibile estrarre 16.000 tonnellate di plastica. Visto l’alto potenziale di riciclo la filiera RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) si è impegnata nella ricerca di nuovi modi per recuperare la plastica contenuta nei piccoli elettrodomestici e nelle apparecchiature elettroniche di largo consumo.

 

Grazie alla collaborazione del Ministero dell’Ambiente, Ecolight, Consorzio nazionale per la gestione dei RAEE, Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università di Brescia e Stena Technoworld, è stato possibile avviare il progetto “Separazione e selezione delle plastiche contenute nei RAEE di cui al raggruppamento 4 piccoli elettrodomestici: innovazioni di processo e miglioramento delle percentuali di riciclo e recupero”. L’obiettivo per l’appunto sarà quello di incentivare il recupero di plastica dai cellulari e dagli apparecchi elettronici.

 

Cosa sono i RAEE

 

I RAEE contengono una consistente componente polimerica, pari a circa il 30% del loro peso. Nei piccoli apparecchi la percentuale cresce almeno del 9%. Per cui si tratta di un’opportunità di riciclo rilevante soprattutto dal punto di vista economico.

 

Su 39.800 tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettroniche raccolte da ReMedia, circa l’88,4% è stato recuperato, trasformandone una parte in energia e l’altra invece, è stata semplicemente smaltita. Le parti recuperate sono essenzialmente vetro, plastica, metalli e altri materiali da integrare nel processo di economia circolare.

 

Questa operazione porta dei benefici a livello ambientale. Secondo il Green Economy Report 2016 si stima che il recupero di rifiuti da apparecchi elettronici ed elettrodomestici può portare ad un risparmio di emissioni di CO2 di circa 2,9 milioni di tonnellate. Inoltre, vi è un notevole risparmio di acqua, molte risorse non vengono prelevate dall’ambiente e soprattutto molti territori non vengono sfruttati per l’avvio della produzione.

 

Le ricerche

 

La sfida di Ecolight e Stena Technoworld è quella di ottenere frazioni omogenee da riutilizzare.  Anche se i raee sono diversi tra loro, attraverso nuovi processi di separazione si potrà massimizzare la componente plastica riutilizzabile. Nuove tecnologie e ricerca sono la chiave di volta per rimettere la plastica dei RAEE nel sistema di economia circolare.