Il 2024 è un anno significativo per IPPR: 20 anni fa per volontà di Unionplast, PlasticsEurope Italia e Corepla nasceva IPPR – Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo.
“Siamo stati antesignani delle materie plastiche da riciclo in cui abbiamo creduto da sempre, fin da subito” afferma Libero Cantarella, Presidente di IPPR.
“In questi 20 anni, grazie a IPPR e alla sua certificazione Plastica Seconda Vita, nata nel 2004 e con disciplinare riconosciuto da Accredia, oltre 10.000 prodotti sono stati certificati. Ma il nostro percorso inizia da molto lontano…”
Perché nasce IPPR?
Nel 2003 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio pubblica il “Decreto 203/03”, il primo tentativo di introdurre il GPP – Green Public Procurement in Italia. Il decreto prevedeva che le filiere dei diversi materiali si dotassero di strumenti che permettessero di riconoscere la presenza di materiale riciclato nei manufatti e nei materiali. La filiera della plastica si attivò per creare uno strumento che rispondesse al decreto e al contempo aiutasse i materiali post consumo, raccolti da Corepla e riciclati dai riciclatori, a trovare uno sbocco sul mercato.
IPPR ribalta il percepito negativo della plastica riciclata
Sembrerà strano ma al tempo (2003) il percepito sulla plastica riciclata non era così positivo: si riteneva che non potesse essere realmente riciclata o che, comunque, avesse una qualità inferiore rispetto a quella vergine. C’era quasi una forma di “discriminazione” nei confronti della plastica riciclata, per cui chi la utilizzava per creare nuovi prodotti non lo ammetteva. Si può dire che operare in una logica di economia circolare fosse un “minus” per le aziende. Una delle sfide vinte da IPPR è stata proprio quella di ribaltare il percepito negativo sulla plastica riciclata supportandone la sostenibilità con dati e ricerche, convincendo le aziende delle qualità del materiale riciclato, partecipando a fiere nazionali e internazionali e a progetti come “400 ore GPP” per le Pubbliche amministrazioni.
I primi prodotti riciclati
Con il Green Public Procurement del 2003 vengono certificati i primi prodotti, come materiali, elementi di arredo urbano e articoli per la raccolta rifiuti. I primi certificati Plastica Seconda Vita sono assegnati alle aziende Gianazza Angelo s.p.a., Recovered ed Eurosintex s.p.a.. Successivamente il nome della certificazione appare come mezzo di verifica della conformità nei criteri ambientali minimi (CAM) del PAN GPP, consolidando così la fiducia delle aziende che avevano ottenuto il certificato (nelle gare la presenza del marchio rappresentava un vantaggio) e attirando l’attenzione delle altre. Il riconoscimento del valore della plastica riciclata fa nascere, accanto alla certificazione da post consumo, nuove tipologie di certificazione (da scarto industriale, MixEco, etc.…).
Plastica Seconda Vita ottiene il riconoscimento da Accredia
Nonostante il catalogo dei prodotti sia cresciuto costantemente nel tempo la vera grande svolta arriva nel 2016, anno in cui il disciplinare di Plastica Seconda Vita ottiene il riconoscimento da parte di Accredia. L’accreditamento garantisce il rispetto delle norme da parte degli organismi e dei laboratori accreditati, e l’affidabilità delle attestazioni di conformità da essi rilasciate sul mercato, svolgendo un servizio a tutela della salute e della sicurezza delle persone e dell’ambiente (Fonte: Accredia). Questo significa che il regolamento del marchio PSV possiede tutte le caratteristiche di oggettività, accessibilità, imparzialità e indipendenza delle etichettature che possono essere ad esempio espressamente richieste dagli enti appaltanti o utilizzate per azioni di marketing che poggino su solide basi.
Il presente: l’impegno per una continua crescita e la voglia di cambiare il mondo
“Siamo stati i primi a creare una certificazione di contenuto di riciclato specifica per le materie plastiche e, dopo 20 anni, ci sentiamo ancora paladini del settore della plastica riciclata” dichiara Maria Cristina Poggesi, Direttore di IPPR. “In questi 20 anni di operato siamo riusciti a ribaltare il percepito negativo sulla plastica riciclata e a creare una certificazione riconosciuta a livello nazionale e internazionale con un repertorio di prodotti in continua crescita, che oggi annovera 10.000 prodotti certificati. Le aziende in IPPR non trovano solo un certificato ma una rete di professionisti, fornitori, utilizzatori, un luogo di incontro tra domanda e offerta, una rappresentanza a livello istituzionale”.
“Ogni giorno ci impegniamo per le nostre aziende portando le istanze del settore nei tavoli istituzionali, siamo lo sbocco in Europa per le aziende grazie alla piattaforma Polycert Europe, siamo un punto di riferimento per dati e analisi grazie alle ricerche commissionate a Plastic Consult. Abbiamo 20 anni e siamo fieri del nostro lavoro”.