Siamo abituati a pensare al pallet in legno, ma queste pedane non sono così efficienti come si crede. Per questo aziende come la Gianazza Angelo S.p.A. hanno concentrato i propri sforzi nel settore Ricerca & Sviluppo per la realizzazione di pallet in plastica. E ci sono riusciti, aggiungendo al progetto anche l’aggettivo “riciclata“. Infatti, sfruttando le materie prime seconde derivanti dal riciclo della plastica, oggi l’azienda è in grado di fornire pallet certificati Plastica Seconda Vita, il marchio creato da IPPR (Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo) per assicurare al consumatore finale la presenza di plastica riciclata nei prodotti.
Il pallet in plastica riciclata ha molti vantaggi. Come ci ha spiegato Silvia Gianazza “sono igienici, ignifughi, non hanno variazioni di peso al contrario di quelli in legno”. Sono ottimi per far viaggiare la merce all’estero e non richiedono la fumigazione. Inoltre, sono impilabili e personalizzabili. Infine, cosa importantissima per un’azienda che magari usa in modo massivo questo strumento, non richiede manutenzione.
La certificazione Plastica Seconda Vita permette al pallet Gianazza di essere inserito tra gli oggetti acquistabili dalla pubblica amministrazione perché rispetta i criteri previsti dal Green Public Procurement. Ad esempio quasi tutti i Criteri Ambientali Minimi richiedono che gli imballaggi in plastica siano realizzati con almeno il 60% di materiale riciclato e che ciò venga certificato da un ente terzo..
Secondo quanto stabilito dalla Comunità Europea i prodotti che rientrano nel GPP sono quelli “ambientalmente preferibili“, quindi che richiedono poca energia per la produzione, che usano materiale riciclato e riciclabile, privi di sostanze nocive, meno voluminosi. I pallet in plastica riciclata rientrano tra questi.