Si sono conclusi, con la pubblicazione delle norma avvenuta lo scorso 1° ottobre, i lavori di revisione della UNI 11127 che specifica i requisiti minimi degli imballaggi primari monouso di PET destinati a contenere bevande e i particolare acque minerali naturali, di sorgente e destinate al consumo umano, bevande addizionate e non di anidride carbonica, succhi di frutta, latte e bevande a base di latte.
La norma non si applica agli imballaggi primari destinati a contenere bevande alcoliche e bevande imbottigliate a caldo.
Nella norma sono specificati i parametri e i requisiti previsti per le bottiglie, le preforme e i granuli di PET.
I parametri identificati dalla norma sono suddivisi a loro volta in parametri funzionali, chimici, fisici, igienici e sensoriali e per ogni parametro la norma identifica i requisiti minimi e il metodo di analisi.
La norma prevede inoltre una classificazione dei parametri e delle relative non conformità. Queste ultime sono suddivise in non ammissibili (MA), critiche (C) , primarie (P) e secondarie (S).
Per quanto riguarda il granulo di PET i parametri previsti dalla norma sono da applicarsi sia al polimero vergine che riciclato (R-PET). Quest’ultimo è definito dalla norma come materiale proveniente dalla raccolta differenziata dei contenitori in plastica sottoposti a selezione (per separare i contenitori in PET originariamente idonei al contatto con alimenti), triturazione, lavaggio e trattamento con processi di riciclo autorizzati che comprendono la policondensazione in stato solido (SSP) in impianti validati ai sensi della legislazione vigenze.
E’ previsto a breve un aggiornamento della norma per estendere il suo campo applicativo anche alle scaglie di R-PET.