La raccolta differenziata della plastica piace agli italiani

 

Nel 2016 la raccolta differenziata dei rifiuti ha riguardato il 97,7% dei Comuni italiani (7.813) e il  99,5% della popolazione (60.314.369), con un aumento in quest’ultimo caso del 2% rispetto al 2015. È quanto emerge dal VII Rapporto sulla banca dati Anci-Conai (rispettivamente l’Associazione dei Comuni italiani e il Consorzio nazionale imballaggi).

A interessare maggiormente le amministrazioni comunali è il riciclo della plastica. Proprio con le aziende di questo settore vengono stipulati la maggior parte degli accordi (98,7%). Seguono vetro (91%), alluminio e legno. Nel caso della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, la popolazione sensibile al tema della raccolta differenziata è cresciuta del 3,6% rispetto al 2015, il miglior risultato tra i diversi materiali.

L’Italia si dimostra divisa in due, il Nord la fa da padrone per quanto riguarda la raccolta differenziata con il 54% di tutta quella conferita al Conai. Anche il Centro e il Sud, con una resa media pro capite tra gli 86 e i 77 chili per abitante all’anno, fanno registrare dati confortanti, affermano Anci e Conai. Nelle isole maggiori si registra il contributo minore alle raccolte conferite al Conai (6,2% del totale) e la resa media pro capite più bassa (50 chili per abitante all’anno).

Da questo scenario bisogna ripartire puntando a portare tutte le regioni d’Italia allo stesso livello. Il riciclo della plastica è importante anche in previsione del raggiungimento degli obiettivi dettati dalla Commissione Europea con la Plastic Strategy. Inoltre, per definizione si tratta di materiale “plurale”, che può avere infinite applicazioni, sia in quanto polimero vergine sia riciclato.