Riportiamo di seguito il comunicato, consultabile sul sito del Ministero dell’Ambiente e sul portale SISTRI (www.sistri.it ) :
“Il Ministero dell’Ambiente sta procedendo ad una revisione del sistema Sistri in modo da semplificare e rendere più efficienti le procedure.
Nell’ambito di questo lavoro, d’accordo con la società che ha fornito il sistema, la Selex Elsag del gruppo Finmeccanica, è stato concordato un differimento al 30 novembre 2012 del termine per il pagamento dei contributi per l’anno in corso, che scadeva il 30 aprile prossimo.
Il ministro Corrado Clini ha proposto al nuovo presidente di Confindustria e ai presidenti delle associazioni delle categorie interessate di valutare insieme le modalità per rendere finalmente operativo il sistema, senza aggiungere oneri amministrativi alle già complesse procedure cui le imprese sono sottoposte per rispettare gli adempimenti ambientali ed in particolare quelli in materia di rifiuti.”
Questa, invece, la nota di Confindustria:
“Roma, 20 aprile 2012 – Le imprese sono chiamate a versare, entro il 30 aprile, altri 70 milioni di euro per il Sistri (sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti), un sistema che è confuso e inefficiente, sbagliato nell’impostazione e nella realizzazione, che non è mai decollato nonostante gli sforzi compiuti dalle associazioni per informare e per formare gli addetti ai lavori. Questa situazione è ben nota al Governo e al Ministero dell’Ambiente, al quale sono stati dimostrati e documentati i gravi disservizi e le innumerevoli disfunzioni nella sua concreta applicazione.
Le imprese stanno pagando dal 2010 un sistema, nel frattempo rinviato ben sette volte, che ha perso ogni credibilità, ricevendone in cambio solo problemi e preoccupazioni. Non si può pretendere altro dal sistema produttivo.
Il Governo ha il dovere morale di annullare il contributo 2012, in attesa di fare chiarezza sulla situazione e sulla reale efficienza dell’impianto informatico e sulle procedure adottate, soggette a continue modifiche e aggiustamenti nel tentativo di recuperare i difetti originali del progetto.
Confindustria chiede pertanto al Governo di disporre da subito la soppressione del contributo.”