È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 3 maggio 2013 il Dm Ambiente 10 aprile 2013 che dispone un “piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione” (Pan GPP) – Revisione 2013.
L’aggiornamento del Piano d’azione nazionale per il Green Public Procurement (GPP), approvato con Dm Ambiente 10 aprile 2013, dispone che entro il 2014 almeno il 50% degli appalti della Pubblica Amministrazione dovrà essere “green”.
Con il nuovo piano d’azione per gli acquisti “verdi” delle PA, nell’aggiornare il precedente piano approvato con Dm 11 agosto 2008, si tiene conto non solo dei vari provvedimenti normativi degli ultimi anni che impongono pratiche di appalti verdi e rafforzano le indicazioni del Pan GPP (tra cui il Dpr 207/2010 regolamento di attuazione del Dlgs 163/2006 sugli appalti pubblici), ma anche delle direttive dell’Unione europea che considerano strategico il settore degli appalti pubblici, e degli appalti “verdi” in particolare, sottolineandone la finalità non solo di tutela ambientale ma anche di tutela sociale e di stimolo all’innovazione. Non è un caso che una importante novità degli appalti pubblici sia la sostituzione del criterio di aggiudicazione al “prezzo più basso” con il criterio del “costo più basso”, ivi inclusi, dunque, i costi relativi alle esternalità ambientali, connessi con il ciclo di vita dell’oggetto dell’appalto (“Lyfe Cicle Costing”).
Allegato il testo integrale del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione